e poi ci troveremo come le star
a bere del whisky al Roxy bar
o forse non c'incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai
ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso
[…]
Vasco Rossi, Vita spericolata
Oggi si conclude una magnifica avventura iniziata nel 1978. In quell’anno, ero un giovane studente militante di Democrazia Proletaria e tra gli animatori del Collettivo Politico di Economia e Commercio, morì mio padre, dovetti interrompere gli studi e trovarmi un lavoro.
Insieme a un gruppo di amici, Peppe Zollo, Rosalba Aponte, Mario Raffa, Michele Biondo, Alfonso Marino, Antonio Memoli e Leopoldo Tartaglia, ero tra i fondatori del Centro Raniero Panzieri e, all’indomani della morte di mio padre, trovai, quindi, del tutto naturale, come "operaista", entrare in fabbrica come operaio.
Il 16 settembre del 1978 entrai alla Remington Rand assunto come operaio di terzo livello.
In fabbrica fui eletto delegato sindacale e membro dell'esecutivo del Consiglio di fabbrica. Per il mio impegno entrai anche negli organismi dirigenti della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM) Campania. Giovane attivista della sinistra sindacale e del PdUP, nel 1981, Tonino Ghegai, indimenticato dirigente della Cgil, mi propose di entrare nel Dipartimento territorio della Cgil Campania.
Il responsabile del Dipartimento era Guido Bolaffi, il segretario generale Eduardo Guarino, che avevo già avuto modo di apprezzare come segretario in Fiom. al Dipartimento lavoravo con Mario Parente, cui sono rimasto legato da una profonda e fraterna amicizia fino alla sua morte, Maria Teresa Ciancio, prematuramente scomparsa, Michele Scotto, Mimmo Giugliano e Peppe Sodano.
Di quegli anni ricordo con particolare affetto le iniziative promosse con Benedetto Albanese e Mario De Rosa sulla geotermia; la collaborazione con la redazione di Rassegna Sindacale Campania, e di NdR diretta da Attilio Wanderlingh e il convegno organizzato con Berardino Marino, allora responsabile della Cgil di Capua, sul Museo di Capua.
A quei tempi la Cgil era divisa in componenti, che tra l'altro realizzavano una politica di promozione valorizzazione dei quadri sindacali, pur se in un percorso condiviso dall'intera organizzazione. La sinistra sindacale, guidata a livello nazionale da Elio Giovannini e Tonino Lettieri, e in Campania da Tonino Chegai e Giovanni Agrillo, mi riteneva un quadro su cui investire e nel 1985 mi fu proposto di ritornare in categoria da segretario regionale della Fiom.
In Fiom ero responsabile del settore delle Telecomunicazioni e dell'Informatica. Sono stati anni stupendi che ricordo sempre con orgoglio. Lanciammo una rivista della Fiom Campania, Metàl, con un omaggio nel primo numero di Attilio Micheluzzi al Mediterraneo.
Alla Fiom ho conosciuto compagni straordinari, tra gli altri Antonio Tubelli, Umberto Mandara e Lello Mercaldo. Quegli anni sono indimenticabili, sono stato anche membro del Comitato Centrale di cui conservo gelosamente la medaglia ricordo.
Nel 1989 sono stato chiamato a sostituire Giovanni Agrillo nella segreteria della Camera del Lavoro di Napoli. La Camera del Lavoro affronta un difficilissimo periodo di crisi politica, nei primi mesi dell'anno Nino Galante assume l'incarico di segretario generale sostituendo Montelpari. Nel 1992 la segreteria si dimette. di quegli anni ricordo con piacere che da responsabile handicap, su richiesta delle associazioni, che mi fecero notare che i cambiamenti iniziano in casa propria, feci realizzare lo scivolo per i disabili all'ingresso. inoltre, insieme alla Filt lanciammo la proposta, poi fatta propria da Antonio Bassolino, di pedonalizzare Piazza Plebiscito e organizzammo, con De Falco e Umberto Saccone il Centenario della Camera del Lavoro di Napoli.
Nel 1996 viene ricostituita l'Ires Campania e io sono, con Lello Mercaldo e Gianni De Falco tra gli animatori della nuova struttura.
Fondammo Novus Campus, una rivista di ricerche e studi dell'Ires Campania, che ha tra i suoi meriti aver promosso una giovane leva di studiosi della realtà meridionale. Alla rivista si affiancarono i libri di Novus Campus.
Oggi si conclude una storia nella quale ho avuto l'onore e il piacere di avere come maestro Vittorio Foa e compagni come Antonio Chegai, Renato Lattes, Lello Raffo e Carmelo Caravella e amici come Gennaro Sanges, Giovanni De Santo, Giovanni Bennato, Mimì Nocerino, Franco Nardi, Aldo Pizzo, Nino Cavaliere, Eduardo Guarino, Gianni De Falco, Lello Mercaldo, Rosario Messina e tanti altri. Grazie alla Cgil ho conosciuto e frequentato autorevoli dirigenti come Silvano Ridi, Massimo Montelpari, Gigino Allocati, Antonio Lombardi Silvio Sacco, Eduardo Guarino e Angelo Abenante, intellettuali come Maurizio Valenzi, Matteo Cosenza, con il quale ho collaborato a Il riscatto: la Camera del lavoro a Napoli, 1894-1994, Giulio Cesare Ricci, con il quale realizzammo due Compact Disk di musica napoletana per il Centenario della Camera del lavoro di Napoli, Antonio Alosco, Gianmarco Pisa, Ernesto Paolozzi, il Maestro Lucio Carlevalis e un carissimo compagno e amico con cui abbiamo pubblicato Napoli operaia: Antonio Ghirelli. Arrivederci a Paolo Giugliano, Felicia Santella e Gianni De Falco, compagni d'avventura nell'Ires Campania, ai compagni e le compagne della Cgil e, infine, grazie a tutti per questa magnifica avventura.
[Ultimo giorno di lavoro in Ires Campania, 30 aprile 2011]